Bollettino SIDC marzo 2014: ancora sulla cresta dell’onda.

Il SIDC, l’ente europeo con sede a Bruxelles, preposto alla raccolta ufficiale dei dati sulle macchie solari, ha rilasciato i dati relativi al mese di marzo 2014. Come anticipato ieri, il mese di marzo chiude a 92,2, si tratta di un valore in linea con quelli registrati a partire dal mese di ottobre 2013. Ormai siamo al sesto mese consecutivo in cui il ciclo 24 viaggia al massimo della propria velocità. Ci si attende ormai a breve un calo fisiologico dei valori intorno a 60/70 SSN mensili, forse già da aprile. Per il momento gli effetti sulla media mobile sono quelli già preannunciati nell’articolo di ieri. Il mese di settembre 2013 diventa il nuovo solar max con un valore di 73,1 (+4 rispetto al mese di agosto 2013). Si rimanda anche all’articolo del 1 marzo per una comprensione maggiore del trend in corso. http://soleattivo.altervista.org/blog/ufficializzati-nuovi-record-di-febbraio/ 

Nel grafico sottostante l’ultimo aggiornamento della media mobile per il ciclo 24 che evidenza il nuovo record per settembre 2013 con 73,1 SSN.graph

Nel dettaglio emisferico notiamo ancora la netta prevalenza dell’emisfero meridionale con  61, mentre il nord continua a viaggiare a livelli bassi con un valore di 31,2. Si conferma ancora una volta la forte analogia del ciclo 12 con il ciclo 24. Il ciclo 12 produsse il suo primo massimo nel dicembre 1881, poi attraversò un momento di stasi e infine produsse esattamente come l’attuale ciclo, la forte accelerazione che portò il nuovo solar max a dicembre 1883. Una distanza temporale di due anni tra un picco e l’altro nel ciclo 12, praticamente la stessa distanza intercorre tra i due massimi del ciclo 24. Anche i valori registrati nei due massimi sono molto simili: 62,4 nel dicembre 1881 e 66,7 nel febbraio 2012 per il primo massimo. 74,6 nel dicembre 1883 e 73,1 nel settembre 2013 per il secondo massimo. Altre analogie con cicli precedenti come vengono ostinatamente proposte qui http://www.landscheidt.info/?q=node/50 sono da rigettare in toto. Il ciclo 5 presenta una ricostruzione molto approssimativa per la mancanza di numerosi dati relativi ai conteggi. A detta del SIDC solo dal ciclo 12 è possibile un confronto serio tra cicli solari. Il metodo utilizzato dal Layman sunpot count non utilizza l’attuale sistema della media mobile per calcolare i massimi solari ed inoltre si basa su un conteggio che presenta discrepanze enormi con il SIDC, finalizzato esclusivamente a dimostrare l’approssimarsi di un immaginario letargo solare. Nell’immagine sottostante potete constatare l’attendibilità del ciclo 5 e di tutti quelli precedenti il 1850. Zurich_Color_Smallhttp://solarscience.msfc.nasa.gov/images/Zurich_Color_Small.jpg

Il SIDC è l’unico ente affidabile per un confronto serio tra i cicli solari perchè utilizza un sistema tale da garantire la massima aderenza possibile degli attuali conteggi con quelli eseguiti da Rudolf Wolf nell’ottocento. Il fattore K di riduzione assegnato alle stazioni mondiali cooperanti nella raccolta dei dati mensili è la garanzia migliore che l’istituto belga possa offrire ad ogni serio ricercatore e appassionato.