Il mese di settembre si apre con una serie di fenomeni solari spettacolari. Iniziamo dal behind, il lato del Sole a noi nascosto, dove le sonde in orbita hanno registrato un potente flare nella giornata del 1 settembre. I dati raccolti fanno pensare ad un flare di classe X. Vedremo se la regione attiva sarà capace di replicare fra qualche giorno quando sarà in posizione geoeffettiva.
Il 2 settembre è esploso un largo filamento nel quadrante settentrionale con relativa espulsione di CME. Nella giornata di venerdi 5 settembre dovrebbe raggiungere di striscio il nostro pianeta come mostrano le simulazioni della NASA.
Per quanto riguarda il conteggio delle macchie solari, va registrato un treno di sunspot nell’emisfero sud, in forte ripresa, e una discreta attività nel behind registrata nell’emisfro settentrionale. Possiamo affermare che almeno fino alla metà del mese non ci aspettiamo alcuna flessione nel conteggio dei sunspot, pertanto il raggiungimento del nuovo massimo a quota 80 è cosa ormai fatta!
Ultimo dato da segnalare è la rapida crescita della regione attiva AR2052 nel quadrante meridionale. Propongo un’interpretazione astronomica del fenomeno. Le tre congiunzioni evidenziate potrebbero influire nella crescita delle macchie solari e dell’attività solare in generale. Ulteriori approfondimenti potrebbero rilevare questo presunto nesso di causalità.
Nella figura di sotto vediamo come si presentava il Sole il 29 agosto quando la 2152 ha iniziato la sua rapida crescita. Nell’immagine di sopra la sua attuale dimensione.
Ecco invece un quadro più chiaro della sua evoluzione dal 29 agosto.
Ancora il tempo di segnalarvi la presenza di due buchi coronali e il ritorno della ex 2144 sul lembo orientale. Per un Sole che gli accaniti freddofili definiscono in letargo credo che ci sia abbastanza legna sul fuoco per svernare al calduccio questo Crazy SC24!
